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Viaggio nelle Marche
Da Gabicce Mare ad Ancona, passando per il monte San Bartolo giù fino a Senigallia.
Dalla sabbia a scogliere a picco sul mare, da dolci colline ad antichi borghi medievali, tutto nel giro di pochi chilometri: quando abbiamo scelto come meta del nostro viaggio le Marche, ci siamo inoltrati nella natura più varia.
Dalla sabbia alla roccia bianca: la riviera del Conero
Il cambiamento della costa è sorprendente. Da Gabicce Mare, passando per Pesaro e giù fino a Senigallia, la spiaggia è sabbiosa e il mare degrada dolcemente. Poi all'improvviso arriva Ancona e il Monte Conero, e cambia tutto: la roccia bianca del monte si affaccia a strapiombo su un mare, che diventa profondo dopo pochi metri e con splendidi fondali.
Ed è proprio la baia di Portonovo la prima tappa del nostro viaggio nelle Marche, dopo un paio di giorni passati sotto il sole di Pesaro. È già una meraviglia osservarla dall'alto: mare blu, prati verdi e il bianco abbagliante della scogliera del Trave. La spiaggia è ghiaiosa, ma tranquillamente praticabile ed offre sorprese, come la romantica chiesetta romanica di Santa Maria, a due passi dalla riva. Dopo un bagno nell'acqua pulita e fresca, riprendiamo il percorso e arriviamo a Poggio d'Ancona, un piccolo paese da cui partono diversi sentieri per visitare il parco del Monte Conero.
Dopo qualche foto al panorama ripartiamo, perché ci attira quello che abbiamo sentito dire su Sirolo e Numana
Questi due paesi sono gioielli a picco sul mare, con piccole casette, bottegucce, chiesette in marmo rosa e panorami mozzafiato, contro il blu più intenso che si possa immaginare. In entrambe vale la pena sostare in un bar per rinfrescarsi un po', e godersi la vista della costa da una terrazza panoramica. Per poi scendere, se si vuole, in una delle piccole baie isolate o, come abbiamo fatto noi, riprendere un viaggio nelle Marche ricco di promesse.
Ginestre e baie esclusive sul San Bartolo
Risalendo la costa dal Conero, il primo promontorio che si incontra è quello del San Bartolo, che dà il nome a un parco regionale che raggiunge i confini della Romagna. Dopo aver parcheggiato in uno dei tanti spiazzi panoramici lungo la strada, ci siamo avventurati nei sentieri che corrono sopra il costone di roccia. Immersi nel loro profumo inebriante, ci ritroviamo in mezzo a campi di gialle ginestre, che emergono dal blu del cielo e dal verde del mare. Dai sentieri che percorriamo si vedono in lontananza il picco con il borgo medievale di Fiorenzuola di Focara in alto e quella che scopriamo essere l'elegante baia della Vallugola, incastonata ai piedi del monte, sotto di noi. Riprendiamo la macchina e andiamo subito a visitarla. Vallugola è un nome un po’ bizzarro per un angolo di paradiso fra i boschi del Parco San Bartolo, fatto di un porticciolo e un'incantevole spiaggetta fuori dal tempo. Bellissima, piccola, isolata e selvaggia, ci dà un'alternativa affascinante al movimento allegro delle vicine spiagge romagnole. Terminiamo la giornata a crogiolarci al sole, lontani dal mondo. Quando arriva la sera ci spostiamo a Gabicce Monte, un altro piccolo centro a picco sul mare, dove ci gustiamo una deliziosa cena di pesce davanti ad uno spettacolare tramonto e uno scorcio mozzafiato su tutta la costa a Nord, fino a Rimini.
Un giro fra castelli medievali
In un viaggio nelle Marche del nord non ci si può perdere alcuni fra i castelli più belli e famosi d'Italia. E così, il giorno dopo decidiamo un itinerario fra bellezze storiche, che ci porterà a Gradara e San Leo. A renderlo famoso avrà contribuito senz'altro la tradizione che lo vuole come sfondo dello sfortunato amore di Paolo e Francesca, cantato da Dante. Ma a rendere indimenticabile il castello di Gradara basta la bellezza architettonica di un complesso straordinariamente ben conservato, che ha mantenuto le sembianze e l'atmosfera di un antico centro medievale. Dopo la visita al castello e una passeggiata sul "giro di ronda", ripartiamo alla volta di San Leo. In cima a un masso aguzzo, da lontano la rocca di San Leo ci sembra un'apparizione. Costruito su un'altura sacra agli dei, oltre al fascino visivo, il maniero offre alla nostra fantasia anche la torbida storia del Conte di Cagliostro, che qui venne incarcerato fino alla morte. Mentre passeggiamo all'interno di uno dei più begli esempi di architettura militare medievale, a rapire la nostra attenzione è pero il panorama incredibile che si apre di fronte a noi, e che spazia dal Monte Fumaiolo all'Adriatico, su un paesaggio fatto di boschi, picchi rocciosi, calanchi e costellato di rocche, borgate e case rurali. Il nostro sguardo vaga lontano. Quali saranno le prossime mete del nostro meraviglioso viaggio nelle Marche?