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Sciare con gusto
Sci ai piedi, tantissima neve, meravigliosi impianti di risalita e cime maestose. La Val di Fassa è un luogo dove dare libero corso al proprio desiderio di azione, sport e natura ma c’è chi viene per gustarsi le genuine leccornie della tradizione. Messi da parte sci e scarponi, inforcati coltello e forchetta, calice alla mano, si può partire per un viaggio attraverso i più autentici sapori della Val di Fassa e provare sincere emozioni anche a tavola.
Alla scoperta dei sapori altoatesini
Le Dolomiti e in particolare la Val di Fassa sono note per le trattorie, i ristoranti e le confortevoli birrerie in stile tipico tirolese, molto spesso a conduzione familiare, dove la tradizione locale è abbinata alla cura nella presentazione dei piatti, con qualche tocco di modernità. Le valli altoatesine sono infatti una vera mecca per i buongustai, con una vasta offerta di luoghi dove fare degustazioni o acquistare ghiotte spezialitäten. Malghe, rifugi in quota, pasticcerie in stile viennese, trattorie e ristoranti gourmet sono a disposizione in ogni centro abitato, come a Madonna di Campiglio. In tutto il territorio dolomitico è possibile trovare sul menù ricette altoatesine e della cultura ladina. I piatti forti sono il goulash (il celebre spezzatino con paprika) accompagnato dagli immancabili canederli (gnocchi di pane raffermo, uova, latte, erbette aromatiche, speck o formaggio) e i crauti. Meno conosciuti sono i saporiti cajoncìe, dei ravioli a forma di mezzaluna farciti di rape rosse, spinaci, zucca e fichi, una prelibatezza da provare.
Dolci montagne
Sulle Dolomiti il re incontrastato della tavola è il celeberrimo strudel, introdotto ai tempi di Francesco Giuseppe d’Asburgo. Si tratta di un dessert tipico delle zone italiane che un tempo facevano parte dell’Impero Austro-Ungarico ma spesso lo si trova in complesse e gustose varianti. La ricetta è nota ed è semplicissima: pasta sfoglia arrotolata ripiena di mele, uvetta, cannella e pinoli. In realtà il vero dolce dell’arco montano dolomitico - quello che i locali prediligono e cucinano da generazioni – è lo zelten. Un dolce povero dal gusto eccezionale, assolutamente da provare. In origine era un dolce natalizio (oggi viene prodotto durante tutto l’inverno) costituito da un impasto abbondantemente farcito di frutta secca, pinoli e noci. Autenticamente locali sono anche le fortaie (le tipiche frittelle altoatesine), servite con le straordinarie marmellate di frutti di bosco prodotte artigianalmente e a chilometro zero.
Peccati di gola
I ladini lo chiamano cioce ma è sicuramente più conosciuto con il nome di speck. Si tratta di uno dei fiori all’occhiello della gastronomia locale ed è, in pratica, un affettato ricavato dalla coscia del maiale che viene completamente disossata e delicatamente affumicata. Oggi lo speck ha il marchio IGP che contraddistingue solo quei prodotti che rispondono ai criteri classici di produzione: 22 settimane di stagionatura, lieve affumicatura con legno poco resinoso, sale, pepe, ginepro, rosmarino, alloro e tanta aria di montagna. Fra le altre ghiottonerie a base di carne non va dimenticata l’onnipresente lugànega, la tradizionale salsiccia (fresca o essiccata) della cucina locale. Il sapore è unico e inimitabile, così come quello degli eccellenti formaggi locali. La Strada dei Formaggi della Val di Fassa unisce le singole malghe e il caseificio sociale nella promozione delle eccellenze casearie locali come l’aromatico spetz tzaorì (conosciuto anche come Puzzone di Moena) e il delizioso chèr de fasha ovvero il delicato ‘cuor di Fassa’, prodotto dal caseificio di Pera di Fassa. L’Eden Élite Golf Hotel si trova ai piedi delle Dolomiti di Brenta, in località Campo Carlo Magno, a Madonna di Campiglio, ed è un ottimo posto per sperimentare la tradizione enogastronomica locale. I formaggi, i salumi e gli insaccati altoatesini trovano il loro naturale abbinamento con la grande scelta di vini locali che può vantare etichette d’eccellenza. D’altronde questa è una terra di vini, con ben venti diversi vitigni che garantiscono tipicità e varietà. I più conosciuti sono i bianchi Pinot grigio, Gewürztraminer, Chardonnay e Pinot bianco, ma si dovrebbero sorseggiare anche il Sauvignon, il Müller-Thurgau, il Sylvaner, il Kerner, il Riesling e il Veltliner. I rossi non sono da meno, anche se meno popolari. Oltre al Lagrein e alla Schiava che sono vitigni autoctoni, non c'è niente di meglio di un Merlot, un Teroldego o di un Cabernet per accompagnare i piatti di carne in umido come il goulash. Sarebbe poi un errore imperdonabile tralasciare le ottime birre locali, come le produzioni a marchio Forst, e le eccellenti grappe che beneficiano della raffinata cultura vitivinicola altoatesina. In Val di Fassa a farsi notare sono i dettagli, specialmente a tavola.