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Sardegna - Sole, mare, grandi scrittori e ottimi musicisti
Una grande tradizione culturale
Le giornate soleggiate in spiagge poco rumorose e rinfrescate da un'aria profumatissima sono sicuramente le più adatte per dedicarsi alla lettura e all'ascolto di buona musica. La Sardegna in questo senso è un luogo ideale: dal sole alla spiaggia, da una grande tradizione musicale a una grande cultura letteraria, l'isola ha tutto quanto è necessario.
Una lingua millenaria
A volte ci ha fatto sorridere, ma la caratteristica finale in -u è in realtà la prova tangibile del fatto che quando parliamo del 'sardo' non ci riferiamo ad un dialetto bensì ad una lingua vera e propria, uno dei più antichi e caratteristici idiomi latini, che nel suo isolamento ha potuto svilupparsi in maniera autonoma e conservare, meglio di qualsiasi altra lingua, una vicinanza impressionante con il greco e il latino. Solo questo basterebbe a testimoniare che quella sarda è una cultura millenaria, maturata al punto da produrre da secoli opere letterarie famose ormai in tutto il mondo.
Sardegna protagonista
'Per la sua ispirazione idealistica, scritta con raffigurazioni di plastica chiarezza della vita della sua isola nativa, con profonda comprensione degli umani problemi' con queste parole nel 1926 veniva conferito a Grazia Deledda, nata a Nuoro nel 1871, il Premio Nobel per la Letteratura. Da Racconti Sardi a Cenere passando per Canne al vento, la Deledda, con il suo pregiato realismo, ci offre un viaggio autentico in una Sardegna remota ma attuale, una terra scabra e crudadove i personaggi sono mossi da sentimenti spesso contrastanti. Se Grazia Deledda è indubbiamente la più famosa scrittrice sarda di tutti i tempi, non bisogna dimenticarsi che la Sardegna è un'isola in cui la creatività ribolle come la lava in un vulcano e che da qui escono ancora oggi talentuosi scrittori capaci di raccontare la loro terra con storie fresche e avvincenti. Ci accostiamo allora al giallo, al poliziesco, un genere scelto molto spesso dagli scrittori sardi contemporanei, che ben si adatta al mistero e alla natura selvaggia dell'isola e che è l'ideale per accompagnare una tranquilla giornata di mare. Fra gli autori e i titoli che vogliamo segnalare I diavoli di Nuraiò di Flavio Soriga, L'occhiata letale di Giorgio Todde,Sonetaula di Giuseppe Fiori e il celebre e intrigante Ferro recente di Marcello Fois.
Terra di favole e leggende
Diavoli e santi, streghe e grotte miracolose; sono questi alcuni dei protagonisti delle centinaia di storie e leggende che aleggiano su tutta la Sardegna. Quest'isola è infatti piena di leggende e racconti fantastici tramandati nei secoli a nord come a sud; peraltro non è difficile immaginarsi come questi racconti abbiano avuto origine; è infatti sufficiente guardarsi intorno, fra immensi campi, piante secolari e piccoli paesi chiusi in loro stessi, arrampicati su crostoni o come piovuti dal cielo in mezzo ad un paesaggio isolato. Per un assaggio di questi racconti vi consigliamo la raccolta di Alberto Melis Fiabe della Sardegna. Non possiamo infine scordarci di un altro grande classico della letteratura sarda: Padre e Padrone di Gavino Ledda reso ancora più celebre dalla splendida trasposizione cinematografica dei fratelli Taviani. La pellicola ci riporta a un Sardegna anni '40 dove la vita procedeva secondo le dure usanze del tempo, e la pastorizia e la dura vita dei campi erano le uniche occupazioni sull'isola.
Launeddas tutto l'anno
La prima musica che sentirete una volta sbarcati in Sardegna sarà il suono del vento leggero, delicato, caldo e pieno di profumi che vi guiderà alla scoperta di questa splendida isola. Se però parliamo di musica, quella prodotta dall'uomo per intenderci, la mente corre subito alle launeddas, una sorta di zampogna senza sacca che spesso sentiamo suonare nelle nostre città durante le festività natalizie e che in Sardegna accompagnano alcune delle principali feste di paese. Fra tutti vale la pena di segnalare Luigi Lai, uno dei più importanti eredi della celebre e raffinata scuola del Sarribus per suonatori di launeddas appunto (da segnalare Sonos 'e memoria, inciso con il grande, e sardo, trombettista jazz Paolo Fresu).
Alla riscoperta del passato
Ma la rivalutazione della tradizione musicale sarda la si deve in buona parte a Maria Carta che, a partire dalla metà degli anni '70, dedicò tutta la sua vita alla valorizzazione e alla riscoperta di questo ingente patrimonio che rappresenta la voce e l'anima della Sardegna. La sua carriera ha rappresentato moltissimo per la gente e per la cultura dell'isola tanto che proprio a Maria Carta è stata intitolata una Fondazione nata per proseguire con tenacia il suo progetto. Strumenti tradizionali ma sonorità contemporanee caratterizzano la musica dei Cordas et Cannas, una band sarda che ha saputo farsi apprezzare anche in grandi manifestazioni internazionali. Suoni dolci ma anche ruvidi, barbari e festosisono alla base delle melodie dei Chichimeca, giovane band nata da una costola dei Tazenda, che con la sua musica decisamente contemporanea ma anche piena di memorie, ha saputo conquistare intere generazioni di sardi. 'La vita in Sardegna è forse la migliore che un uomo possa augurarsi: ventiquattro mila chilometri di foreste, di campagne, di coste immerse in un mare miracoloso dovrebbero coincidere con quello che io consiglierei al buon Dio di regalarci come Paradiso'; con queste parole Fabrizio De Andrè parlava della sua terra d'adozione. E il profumo e la gente di questa terra compaiono, seppure non esplicitamente, nelle sue canzoni magnifiche, colonne portanti della storia della musica contemporanea italiana.