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Parco dei Mostri di Bomarzo: viaggio tra la bellezza e il mistero
L’Italia è ricca di piccoli posti incantati: gioielli dove architettura e natura si incontrano in un connubio unico, e che lasciano a bocca aperta chiunque li ammiri. Il parco dei mostri di Bomarzo è fra questi. Un luogo straordinario, dove statue imponenti e citazioni dantesche si alternano in una fusione romantica e ricca di mistero, in grado di far innamorare di sé anche il visitatore più scettico. Si trova, tra l'altro, in uno dei più suggestivi borghi del Lazio, che vi permetterà di scoprire un lato al tempo stesso eccentrico ed enigmatico del Bel Paese. I giardini di Bomarzo sono ancora sconosciuti ai più, ma stanno guadagnando una popolarità sempre maggiore anche grazie al passaparola. Luoghi magici che sembrano sospesi nel tempo, da scoprire e, perché no… da fotografare! Volete saperne di più? Continuate pure a leggere per scoprire cosa c’è da vedere a Bomarzo e al Parco dei Mostri, e preparatevi a partire con noi!
La storia
I giardini sorgono in provincia di Viterbo, nel cuore del Lazio. Il paese di Bomarzo è un luogo piccolo e incantevole, dove potrete visitare non solo i famosi giardini ma anche il bel Palazzo Orsini, vero e proprio gioiello architettonico, appartenuto allo stesso principe che commissionò la creazione del parco. Il principe Orsini, infatti, commissionò la creazione di questo giardino nella metà del Cinquecento, con il preciso intento di ricreare le scene della Divina Commedia di Dante da lui più amate, oltre a quelle del Decamerone e varie opere di Ovidio. Dopo diversi anni di lavori, il parco prese finalmente vita e rimase privato a lungo, prima di aprirsi al pubblico e rivelare tutte le sue bellezze.
Le statue
Fra tutte le cose da vedere nei giardini di Bomarzo, alcune delle sue statue più belle meritano una visita approfondita. Le meravigliose Sfingi aprono l’ingresso al giardino, mentre l’enorme statua di Ercole stupisce ancora oggi per la sua solennità. Fra le strutture più iconiche del parco c’è sicuramente quella comunemente nota come “Orco”, che alcuni chiamano anche “Porta dell’Inferno”: una gigantesca faccia dalla bocca spalancata, totalmente costruita in pietra. Dalla sua bocca si arriva a una piccola stanzetta, dove si possono trovare i resti di quella che sembra un’antica tomba in stile etrusco. Lo splendido Tempietto, protetto da un’imponente statua di Cerbero, incute ancora oggi un timore reverenziale. Una costruzione mozzafiato, che vi stupirà!
La Casa Pendente
Una delle costruzioni più amate dell’intero parco, e anche una delle più famose, è la misteriosa Casa Pendente, immersa nel verde fra le statue dei mostri, e molto vicina a quella, altissima di Ercole. Il simbolismo occulto al suo interno e l’illusione vi camminare in una casetta “stregata” regala ancora oggi delle forti suggestioni. Nel corso del tempo, sono molti gli artisti che sono rimasti incantati da questo luogo. Fra i più noti si ricordano la regista Lina Wertmuller e il grande Salvator Dalì, che volle farsi fotografare vicino a tutte le statue.