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Le meraviglie offerte dal mare della Sardegna

09.09.2015
Indice

Il fascino delle coste della Sardegna è unico al mondo. Una natura spesso selvaggia e spiagge dalla sabbia finissima incorniciano un mare meravigliosamente pulito.

Partiamo per il nostro primo viaggio in Sardegna e la dolcezza tipica degli scenari italiani lascia via via il posto a una bellezza più imprevedibile e vivida. Il nostro villaggio si trova vicino a Muravera, una piccola città della zona sudorientale dell'isola, davanti a una spiaggia di sabbia finissima e un mare tanto limpido che non ci sembra reale: ci troviamo a poca distanza dalla Costa Rei, uno dei tratti di costa più belli della regione con un susseguirsi ininterrotto di spiagge, calette e sabbia dalle mille sfumature

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Un primo giro nei dintorni

La struttura dove siamo alloggiati è all'interno dell'area faunistica protetta di Colostrai, dove fra dune sabbiose e stagni, vivono in libertà tanti animali rari. La zona è un paradiso per il birdwatching, ma anche per i non appassionati i fenicotteri rosa sono sempre uno spettacolo bellissimo.

Serrabus: agrumi, viti e spiagge incantevoli

Partiamo per l'itinerario che abbiamo deciso per questo viaggio in Sardegna e ci addentriamo in un mosaico di regioni. Ognuna ha le sue particolarità, i suoi paesaggi e la sua storia. Noi ci troviamo nel Serrabus, ricoperto da una vegetazione profumatissima e con tratti di costa incantevoli, come quello intorno a Villasimius, dove le bellezze offerte dal mare si susseguono tra Campulongu, Cava Usai e Porto Giunco. Oltre che per le spiagge magnifiche, Muravera è famosa anche per i complessi megalitichi di Piscina Rei e di Cuili Piras, segni di un passato antichissimo in cui probabilmente venivano utilizzati come un enorme calendario di pietra. Dirigendoci a sud, ed entrando nella regione di Campidano di Cagliari, le torri spagnole di avvistamento che si susseguono ci riportano ad antiche storie di pirati, che un tempo razziavano queste coste. Anche il magnifico golfo con il capoluogo è ricco di storia, da sempre terra di passaggio di popoli e cuore pulsante dell'economia sarda. Qui il sole splende anche d'inverno, più luminoso che nel resto dell'isola e oltre all'acqua blu del mare che colora i paesaggi, è piacevole immergersi in una campagna fertile e profumata, piena di viti e di frutteti. Sicuramente vale la pena fermarsi in qualche ristorantino locale per assaggiare il vino e gli agrumi della zona!

Sabbia finissima, ciottoli o rocce?

Il Sulcis, la zona confinante e quella più a sud della Sardegna, ha un profilo più aspro e selvaggio, che ci intriga subito. Sulla litoranea vediamo aprirsi tratti di costa stupendi, come quella di Cala d'Ostia, vicino a Pula, o di Capo Malfatano, vicino a Teulada. Le limpide acque offerte dal mare Tirreno colorano di verde e azzurro le rocce della costa, che diventa sempre più alta man mano che ci avviciniamo alla zona delle isole. Le calette qui hanno spesso il fondo ghiaioso tipico delle spiagge a ridosso di zone montagnose. Abitato dalla preistoria, il Sulcis ha testimonianze archeologiche importanti: dai resti fenicio punici di Monte Sirai, a quelli della città fenicia di Sulci, a quelli dell'antica Bithia, di Nora, fino alle rovine nuragiche delle isole. Proprio a Sant'Antioco rimaniamo impressionati dalle stratificazioni della storia, dove Fenici, Romani, Arabi, Aragonesi e Spagnoli hanno lasciato il loro segno. Sono le bellezze delle sue calette e dei paesini affacciati sulle coste ad averla resa una meta ambita per le vacanze. Anche se molto frequentata, non è difficile ritagliarsi uno spazio personale nelle piccole baie, spiagge e insenature, che siano con sabbia fina e stabilimenti (Coaquaddus, Le Saline, ecc.), ciottoli (Portixeddu) o rocce (Cala della Signora, Cala Grotta, Nido dei Passeri). Nell'isola di San Pietro la costa ci regala lo spettacolo di una profonda insenatura, quasi un fiordo nel mezzo al Mediterraneo: Cala Fico è delimitata da speroni di roccia grigia che scendono a strapiombo sul mare, circondata da una macchia mediterranea folta e profumata.

Iglesias, fra dune e archeologia industriale

Il nostro viaggio in Sardegna riprende percorrendo la costa di nuovo verso Nord. L'Iglesiente ha una natura montuosa, ricca di fiumi che spesso diventano cascate, come la spettacolare Piscina Irgas, nell'entroterra. La guida del nostro viaggio in Sardegna ci conduce a Buggeru, un tratto di costa sabbiosa e battuta dal vento, sempre frequentatissima dai surfisti, e al litorale di Arbus, la Costa Verde. Questa è una spiaggia lunghissima e bizzarra, coronata da una catena di dune bianche formate dal vento, ricoperte qua e là dalla vegetazione mediterranea. In mezzo alle testimonianze archeologiche che si trovano in gran numero anche qui, a Iglesias abbiamo l'occasione di fare un tuffo in un insolito passato recente. Nelle vicinanze della città, famosa nel secolo scorso per le sue miniere, si possono visitare i borghi minerari di Monteponi, San giovanni o San Giorgio, dove la vecchia miniera costruita alla fine dell'Ottocento ha le sembianze di un castello medievale. Una delle inaspettate sorprese di questa terra meravigliosa e imprevedibile. Cosa ci riserverà l'entroterra?