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Le bellezze offerte dal mare, dal Metaponto a Policoro
TRA MARE E BORGHI INCANTATI
Un viaggio in Basilicata inizia dalle sue spiagge sinuose e tocca subito i resti piu' affascinanti delle antiche colonie greche. L'entroterra ci porta invece in un mondo di borghi, tradizioni millenarie e sapori autentici.
Le bellezze offerte dal mare, dal Metaponto a Policoro
Piccola, toccata da due mari e incoronata dalle montagne, l'antica Lucania nella nostra fantasia è uno scrigno di paesaggi ancora incontaminati. Con questa aspettativa, iniziamo la nostra vacanza in Basilicata dalle coste basse e morbide del mar Ionio. La nostra sistemazione, nei pressi di Marina di Pisticci, a qualche chilometro da Metaponto, è immersa in una specie di paradiso naturale, in cui solo la sabbia fine della spiaggia divide il mare trasparente da una pineta folta e fresca, che tanto tempo fa ricopriva gran parte di queste coste.
La Basilicata è uno di quelle regioni in cui il passato più antico non ha lasciato solo tracce sporadiche, ma sembra riemergere ancora vivo nelle architetture, nei nomi bizzarri delle località e nelle tradizioni, in un modo che permette alla storia una convivenza con la modernità straordinaria, ma allo stesso tempo del tutto naturale.
Metaponto e Policoro, dalla Magna Grecia a oggi
Pensiamo a questo quando, dopo la sosta in spiaggia, partiamo per un itinerario sulla costa jonica, che ci porta subito in contatto con lo spirito della Magna Grecia. Chi inizia un tour dalla costa, vedrà la cultura greca venirgli incontro ovunque, sotto forma di scavi archeologici, rovine e toponimi particolari. Praticamente ogni città o paese sulla costa è stato fondato come colonia greca, a volte conservandone anche il doppio nome. La nostra visita della Magna Grecia non può che iniziare con Metaponto, che ne fu una delle città più ricche e fiorenti. La parte moderna è una piccola stazione balneare: nonostante d'estate siano un po' affollate, le spiagge del lido hanno un tocco selvaggio, grazie alle pinete, al giglio marittimo e all'eucalipto, che diffonde ovunque il suo profumo irresistibile. Dopo una piacevolissima sosta in spiaggia, ci muoviamo: ci aspetta la visita a un'area archeologica fra le più importanti dell'Italia del Sud. Nell'area sacra ci addentriamo in un mosaico di templi di cui perlopiù rimangono resti, e a volte solo tracce di fondamenta, accanto a cui sorgono vari altari, con le loro iscrizioni e gli elementi votivi. Ma il monumento per cui Metaponto è famosa in tutto il mondo sono le "Tavole Palatine", un tempio dedicato ad Hera di cui rimangono in piedi ancora 15 colonne. La stessa atmosfera ci accoglie a Policoro - Heraclea, centro medievale "nuovo" sorto a pochissima distanza da una della località più ricche di reperti archeologici della zona. Delle rovine dell'antica Herkleia fanno parte anche quelle di un'acropoli, da cui ammiriamo le vie ortogonali dell'antica città, che cerchiamo di immaginarci in un'altra epoca, piene di vita.
L'entroterra, città e borghi incantati scavati nella roccia
Percorrendo una quarantina di chilometri nell'entroterra e lo scenario cambia completamente: il panorama ora è fatto di profondi calanchi argillosi, fra cui appare Pisticci. Appena arrivati in paese ci mettiamo subito alla ricerca del famoso "rione Dirupo" che la nostra guida ci segnala come una tappa obbligatoria: leggiamo che questo quartiere fatto di caratteristiche "casedde" è un esempio di architettura spontanea cittadina che non ha paragoni al mondo. Il nome è divertente, e non poteva essere più azzeccato per le schiere allineate e parallele di costruzioni che dalla parte alta del paese degradano via via verso il basso, dando l'impressione di precipitare da un momento all'altro. Lasciamo Pisticci alla volta di Matera. Famosi in tutto il mondo lo sono, celebrati dalla letteratura al cinema. Ma che il perché i Sassi di Matera abbiano suscitato da sempre curiosità e stupore lo sappiamo solo quando entriamo in quello che è celebrato come uno dei nuclei urbani più antichi al mondo. Passeggiando nel rione "Civita", ma soprattutto a "Sasso Caveoso" e a "Sasso Barisano", ci rendiamo conto di camminare in un ecosistema urbano che è stato abitato in maniera praticamente ininterrotta dalla preistoria fino ai giorni nostri. Da lontano Matera sembra un alveare di pietra con pareti a picco sul burrone, ma leggiamo sulla guida che un tempo si potevano vedere anche orti e giardini pensili sui tetti delle case. La nostra vacanza è solo all'inizio: ora ci aspetta un'immersione in una natura ancora semiselvaggia e la visita di borghi considerati fra i più belli del mondo.