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Sparta, Olimpia e Micene: alla scoperta del Peloponneso

06.02.2019
Indice

Questa zona della Grecia ha visto popoli antichi e recenti avvicendarsi e lasciare profonde tracce del proprio passaggio. Dalla cultura micenea alla bellicosa civiltà spartana, dal fiorire dell’arte bizantina al medioevo, dai veneziani agli ottomani, la natura generosa di questa zona è da sempre stata la culla ideale di ogni insediamento umano.

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Patrasso

Patrasso, a lungo contesa fra veneziani e ottomani, è il porto più importante del Paese. Il suo golfo ha visto fiorire antichi e moderni commerci che oggi raccontano al visitatore l’importante passato dell’intero Peloponneso.

In poco meno di un paio di ore di auto si possono visitare luoghi molto importanti. Il teatro di Epidauro, costruito nel 340 a.C. da Policleto il Giovane, è uno degli esempi più rappresentativi dell’architettura scenica greca, ha un'acustica perfetta ed è ben conservato. Fra le tappe irrinunciabili di un itinerario storico c’è Olympia, dove si svolgevano le antiche olimpiadi. Non rimane molto del sito originario ma quel poco che è sopravvissuto merita attenzione. Si possono visitare le rovine del Tempio di Zeus, di quello di Era e lo splendido stadio dove si svolgevano le leggendarie gare olimpiche alle quali partecipavano tutte le città della Grecia, sospendendo le proprie guerre e rivalità. Da non perdere, inoltre, è il Museo Archeologico dove ammirare la statua in marmo dell’Ermes di Prassitele, uno dei massimi capolavori della scultura classica.

Micene dista un’ora di auto da Olympia. Qui il viaggiatore non deve perdersi la cosiddetta cittadella di Agamennone, culla della civiltà micenea, sviluppatasi fra il 1600 e il 1000 a.C. e considerata uno degli elementi fondanti della cultura greca antica. Il Sito archeologico di Micene e Tirinto è stato inserito nell'elenco dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO ed occorre un’intera giornata per esplorarlo, ma ne vale davvero la pena tanta è la sua bellezza. Fra le cose più belle – oltre le imponenti rovine della cerchia muraria – vi è il famoso Tesoro di Atreo. Si tratta della grande tomba a cupola di Agamennone, considerata un’autentica meraviglia architettonica per la complessa costruzione della volta. Per eguagliare una simile raffinata struttura ci volle Filippo Brunelleschi, a Firenze, oltre un migliaio di anni più tardi.

Chiese bizantine e torri medievali

Il Peloponneso è uno scrigno di tesori storici e artistici non soltanto del periodo classico ma anche di epoche successive. La zona è infatti ricca di insediamenti bizantini e medioevali di rara bellezza.

Mystra conta su straordinarie chiese decorate e il superbo Convento di Pantanassa, risalente al 1300 d.C.. Il convento è ancora attivo e vanta uno splendido ciclo di affreschi ritenuto una delle più alte espressioni dell’arte bizantina. L’intera cittadina è un museo a cielo aperto al quale si accede dalla biglietteria posta presso la città alta. Fra le cose da non perdere suggeriamo la piccola chiesa di Agia Sofia e il Palazzo dei Despoti con una vista sorprendente che domina le valli circostanti.

Non tutti sanno che Mystra è fiorita nel V secolo d.C. quasi nello stesso luogo dove sorgeva l’antica Sparta che, un secolo prima, era stata completamente rasa al suolo dai Goti. L’attuale cittadina di Sparta è un piccolo comune creato nel 1800. Degli antichi fasti sopravvivono scarse tracce: i resti di un santuario dedicato ad Artemide Orthia, un teatro e qualche traccia dell’acropoli. Ben poco, se si tiene conto che Sparta fu una delle protagoniste della storia della Grecia antica e che il suo influsso culturale ed economico tenne in scacco Atene per secoli interi.

Il visitatore che non è ancora sazio di arte bizantina e medioevale può recarsi a Monemvasia, una cittadella fortificata a picco sul mare, oppure può visitare la Penisola del Mani con le sue 800 torri in pietra. Uno spettacolo davvero suggestivo che trasporta in epoche lontane e offre uno sguardo poco usuale sul passato della Grecia, dalla mitica epoca di Agamennone ai sontuosi fasti dell’Impero di Bisanzio.

La natura

Non di solo passato, rovine e affreschi vive il Peloponneso. Le bellezze naturali e il turismo sono infatti una colonna portante del presente e del futuro della zona. Mare e spiagge sono invitanti e ideali per chi cerca luoghi silenziosi ed appartati dove rilassarsi.

Uno fra i luoghi suggeriti è senz’altro la bella spiaggia di Voidokilia, sufficientemente lontana dalla civiltà per offrire al visitatore l’esperienza di un luogo fuori dal mondo. Si tratta di una mezzaluna di sabbia protetta da alte rocce e collegata al mare mediante una stretta insenatura.

L'Isola di Zante è universalmente nota per la bellissima Spiaggia del Relitto dove, nel 1980, fece naufragio una barca di contrabbandieri che ancora oggi si staglia sulla sabbia bianchissima di questa baia circondata da alte falesie. Uno spettacolo incredibile e affascinante che fa di questa spiaggia una delle più fotografate di tutta la Nazione. Zante – resa celebre da Ugo Foscolo in A Zacinto – è un vero e proprio paradiso per chi cerca mare pulito, spiagge di sabbia fine e candida e una natura selvaggia.