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Da Cartagine a Korbous
Le Terme della Tunisia ieri e oggi
La Tunisia è nota, fin dai tempi dei romani e dei cartaginesi, per la sua grande ricchezza termale con sorgenti intorno alle quali, fin dall’antichità, sono nate efficienti stazioni termali. Nella mia vacanza in Tunisia ho voluto esplorare questo grande patrimonio, che non ha eguali in tutta l’Africa , scoprendo le terme della Tunisia di ieri e di oggi.
Le Terme di Cartagine
Inizio dall’icona più famosa a livello mondiale delle terme in Tunisia, visitando le Terme di Cartagine. Situate all’interno del parco archeologico di Cartagine, le Terme dell’Imperatore Antonino Pio, furono costruite tra il 146 e il 162 d.C. e sono considerate, per dimensioni ed importanza, seconde solo a quelle di Caracalla e di Diocleziano.
Oggi come oggi, rimane solo la base dell’articolato complesso, mentre il piano superiore è andato completamente distrutto. Una guida ci aiuta a ricostruire l’originaria struttura: il frigidarium misurava circa 1000 mq ed era alto 30 metri, le 8 colonne svettavano per oltre 20 metri, con capitelli di 4 tonnellate. Anche il sotterraneo del calidarium era di dimensioni esorbitanti. Nella mia vacanza in Tunisia mi perdo nella storia di questa affascinante stazione termale tra le più importanti dell’impero romano. Decido poi di partire alla scoperta di centri termali ancora attivi, per sperimentare sulla mia pelle il potere della preziosa acqua termale tunisina.
Korbous e le sue sette sorgenti
Dalle antiche terme di Cartagine mi sposto verso il Golfo di Tunisi, sulla costa Nord del Cap Bon, raggiungendo Korbous, la città termale più famosa della Tunisia. Nella mia vacanza raggiungo, quindi, questo grazioso paese, letteralmente incastonato all’interno di montagne ripide e selvagge, con meravigliosi scorci di mare e spiagge rocciose. A Korbus prendono vita sette diverse fonti con acque clorurate/sodiche e leggermente solforose. Aïn Ecchiffa (fonte della guarigione) è nota per i suoi poteri digestivi e purgativi, mentre Aïn Thalassira, con la sua acqua calda e mineralizzata, è indicata per la cura dell’eczema. Esistono poi le fonti di Aïn Kebira (la grande fonte), di El Arraka (quella che fa sudare), di Aïn Sbia (fonte della vergine) e di Aïn Fakroun (fonte della tartaruga). L’ultima fonte, quella Ain Al Atrous, con i suoi 50/60 gradi di temperatura, si getta direttamente nel mare, regalando un bagno dolce e salato, freddo e bollente, in grado di rigenerare anima e corpo. Nella mia vacanza in Tunisia, a Korbous, ho voluto toccare con mano anche la liscissima e lucidissima pietra Zarziha. Conoscevo l’affascinante storia legata a questa pietra che, fin dall’antichità, era considerata guaritrice di problemi di sterilità e per questo molte donne, negli anni, vi sono scivolate contro, tanto da renderla incredibilmente liscia e lucida.
Jebel Oust e Hammam Bourguiba
Altre due grandi stazioni termali da visitare in una vacanza in Tunisia sono quelle di Jebel Oust e Hammam Bourguiba. Jebel Oust si trova a 40 km da Hammamet e la sua stazione termale sfrutta le acque sodiche che sgorgano a 56 gradi dall’omonima collina. Anche in questo caso, le proprietà della preziosa acqua termale erano note già dai tempi dei romani. E’ ancora possibile ammirare i resti delle antiche terme con i mosaici pavimentali tardo-imperiali, risalenti al terzo e quinto secolo. Nel nord est della Tunisia, a 200 km da Tunisi, si trova un’altra nota stazione termale ancora funzionante, quella di Hammam Bourguiba. Il centro, che deve il suo nome all’ex Presidente della Repubblica Tunisina Habib Bourguiba, grande amante delle acque termali, si trova in una graziosa valle a ridosso di un lago, a 150 metri di altezza. Le sue acque sono di tipo solforoso, leggermente clorurate e sodiche con tre diverse fonti, adatte per curare problemi alle vie respiratorie. Una vacanza in Tunisia, quindi, può regalare numerose parentesi di benessere all’interno di funzionali centri termali, godendo dei benefici della stessa preziosa acqua, già apprezzata e sfruttata dagli antichi romani.